Passare da un fornitore all’altro di luce e gas è molto semplice e ora i tempi di recesso e passaggio sono passati da 90 giorni a 30, ma al contrario della telefonia in cui le penali sono ormai CERTE quando si cambia operatore prima dell’anno o dei 24 mesi, per l’energia e il gas c’è solo un motivo per riceverle: il nuovo fornitore non manda raccomandata al vecchio nelle tempistiche corrette o come spesso accade la manda al fornitore errato.

Considera che in Italia ci sono centinaia di fornitori e molti hanno nomi simili, è un attimo sbagliare a indicare l’esatto ex-fornitore, ma c’è un altro rischio: se ci fosse un passaggio in atto mentre si cambia ancora fornitore bisogna indicare entrambi i vecchi operatori per essere sicuri di non incorrere in penali che possono andare da 1-2 mensilità di mancata fatturazione ad assurdi forfait anche di 500-1000€.

Tecnicamente si chiama penale per sfilamento, in parole povere si avvisa solo il distributore del passaggio e non l’effettivo fornitore che improvvisamente si vede sganciare dal proprio trasporto il cliente.

In conclusione, per il mercato libero di energia elettrica e gas (in bassa tensione) non ci sono mai penali o disservizi durante il passaggio (come invece accade spesso per la telefonia) se si è sicuri di inserire il giusto fornitore che si decide di cambiare…

Un consiglio se doveste ricevere queste penali è trattare con il vecchio gestore di farsele stornare in cambio di un rientro in fornitura… A volte si cambia per risparmiare pochi centesimi, quindi vale la pena tornare sui propri passi e non buttare via soldi in penali. Poi quando la situazione è ristabilita si è sempre liberi di cambiare ;)

Tommaso Campanini, specialista luce e gas

 


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